Il Corvo è uno dei film entrati nella leggenda. Esso e basato sul
fumetto di James OBarr e racconta la storia di Eric Draven, un musicista rock che
torna in vita per vendicare la propria morte e quella della sua fidanzata. Il film
fu proiettato per la prima volta nelle sale cinematografiche Italiane, l11
maggio del 1994 e questanno si festeggia quindi il 27esimo anniversario dalla sua
uscita. In realtà, Il Corvo entrò nella leggenda già prima di uscire al
cinema, perché fu proprio su quel set che perse la vita lattore protagonista,
Brandon Lee, figlio del grande Bruce Lee. Nonostante i numerosi contrattempi produttivi
dovuti alla morte di Brandon, il film fu ben accolto dalla critica mondiale del
tempo, sia per lunicità di stile visivo, sia per la premessa e la profondità
emotiva che esso emanava, ma poi in fine, per il suo omaggio allattore defunto. Il
film debuttò al vertice del botteghino e divenne un film di culto(CULT), dando origine a
un franchise che include tre sequel e una serie televisiva. Brandon Lee morì a causa di
questo film il 31 marzo 1993 a Wilmington (Carolina del Nord), quando mancavano tre giorni
alla fine delle riprese del film, ucciso da una pistola che doveva essere caricata a
salve. Brandon aveva completato quasi tutte le battute e lo staff decise di lasciare alla
fine le scene dei flashback di Eric e Shelly, in modo che lattore completasse il
film senza il make up. La tragedia fu causata da una dimenticanza dello staff, che non
aveva controllato con la dovuta attenzione la pistola che doveva servire per la scena. Per
motivi di tempo, non avendo colpi a salve, alcuni membri della troupe comprarono
proiettili veri e ne rimossero la polvere da sparo allinterno, ricongiungendo il
proiettile alla capsula a percussione. La pistola venne usata in diverse riprese, ma
allinterno della canna rimase bloccato un proiettile per via di una carica debole.
Il difetto non venne notato e larma venne poi ricaricata con proiettili a salve per
poi essere usata per girare la scena fatale. Per via della breve distanza e della canna
ostruita, una carica a salve fu sufficientemente forte da far partire il proiettile
bloccato che colpì Brandon alladdome. La scena fatale è quella in cui
allappena resuscitato Eric, tornato nella sua abitazione e turbato dai ricordi di
quella tragedia, ritornano alla mente le dinamiche della sua morte. In quel momento
larma che lo uccise era in mano a Michael Masse (Funboy) il quale sconoscendo il
malfunzionamento dellarma, lo colpì ferendolo gravemente. Dopo lincidente,
Brandon fu ricoverato durgenza al New Hanover Regional Medical Center di
Wilmington, dove morì dopo una vana operazione di circa 12 ore. Con la morte di Brandon
Lee, concludere tale il film fu più difficile del previsto, non solo perché alcune parti
del deceduto attore dovevano ancora essere completate, ma soprattutto perché alcuni
interpreti, terrorizzati da quanto accaduto nei giorni precedenti, rifiutarono
categorigamente di partecipare alla sua ultimazione. Sofia Shinas (Shelly), che suo
malgrado dovette assistere a quello che era successo, si rifiutò di proseguire la sua
interpretazione nelle scene previste del film, e se ne tornò nella sua abitazione di Los
Angeles. Anche Ernie Hudson (Albrecht) abbandonò per motivi familiari, a causa della
morte di suo cognato. A due mesi dal decesso dellattore, la troupe, anche per volere
della fidanzata di Brandon, Eliza Hutton, decise di completare il film e i restanti attori
continuarono a parteciparvi, compreso Michael Masse, che però cadrà in depressione, per
un certo periodo, a causa di quella tragedia, che fortemente sentiva causata da lui
stesso. Dopo il grave incidente, la produzione cinematografica statunitense stabilì che
nelle sparatorie le armi non venissero più puntate direttamente verso gli individui, ma
con unangolazione di 30°, cosi da evitare qualsiasi altro pericolo o disgrazia. Per
alcune scene del film, Brandon Lee venne ricreato tramite computer, e questa cosa per
lepoca risulto un passo tecnologico straordinario. Grazie allaggiunta di
tagli di altre scene e di montaggi digitali, Il corvo poté essere terminato, con
laggiunta di un costo a parte di 8 milioni di dollari, dove 23 milioni furono
gia spesi nel totale per creare il film. Inoltre, in molte parti della pellicola, il
ruolo di Eric Draven venne affidato a Chad Stahelski e Jeff Cadiente,
stuntman, gia grandi amici dello sfortunato attore Brandon Lee. Naturalmente la
pellicola fu stata completata grazie alle controfigure e ad un parziale riutilizzo
del girato, che unito a tecniche e grafica gia esistenti, furono
rielaborati con tecnologia computeristica. Vi elenchiamo tutte le scene realizzate dopo
lincidente accaduto a Brandon:
1)Quando Eric torna per la prima volta nel suo appartamento. Una sequenza in cui Brandon
Lee avanza in un vicolo, durante la pioggia, è stata rielaborata per mostrarlo invece
mentre entra dalla porta; sono state aggiunte gocce dacqua provenienti
dallalto(imputabili ad una tubatura perforata)per giustificare il fatto che
lattore fosse bagnato. Tutta la restante scena in cui Eric viene disturbato dal
ricordo del suo assassinio e dello stupro di Shelly (compresa la scena in cui Masse uccise
Brandon nella realtà), è stata interamente rifatta da uno dei suoi stuntman.
2)Nella scena del trucco, lattore è una controfigura e il suo volto visibile
riflesso nello specchio rotto, fu aggiunto in seguito, naturalmente adeguatamente
alterato.
3)Le due parti quando Draven suona la chitarra sul tetto della sua abitazione.
4)La scena dove il protagonista prepara la condanna a morte di T-Bird (David Patrick
Kelly), quando riempi la sua auto di esplosivi. Draven, interpretato da una controfigura,
non parlando, non venne mostrato in volto e i brevi istanti in cui si nota il suo viso in
primo piano, fecero tutti parte di una scena tagliata.
5)Quando Sarah visito lappartamento, il viso di Eric non venne mai inquadrato
perché si trattava di una controfigura.
6)Dopo aver ucciso Skank (Angel David), Eric riusci a scappare sui tetti per sfuggire alla
polizia e venne aiutato dal poliziotto Albrecht. Il tutto venne girato da uno stuntman.
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